top of page

L’area tra Porta Venezia e il quartiere NoLo ha come fulcro Piazzale Loreto, al momento esistono vari progetti locali di riqualificazione, pubblici e privati, tra cui un concorso di idee.

L’idea qui proposta è principalmente una riorganizzazione urbanistica: 

 1- riaprire al traffico automobilistico l’asse stradale: piazzale Loreto - viale Andrea Doria - Stazione Centrale - via Vittor Pisani - piazza della Repubblica, come continuazione naturale degli accessi a Milano da nord-est: viale Monza e via Costa - via Palmanova;

auto-layer_ok.jpg

2 - alleggerire o liberare dalle auto un’area importante dell'ambito di Corso Buenos Aires, che diventi la base per una mobilità ciclo-pedonale su ampia scala, cominciando col collegare il quartiere NoLo a Loreto e Porta Venezia, prestandosi a future integrazioni verso il Parco Lambro e il circuito della Martesana.

Il video seguente riassume le considerazioni sulla viabilità, proponendo Piazzale Loreto come stazione di interscambio metro-auto-ciclo-pedonale, assicurando la "continuità territoriale dei pedoni" tramite sovrappassi (come nel progetto per Garibaldi - Biblioteca degli alberi), integrando gli accessi alla metropolitana, recuperando aree a parcheggio, realizzando una piazza ipogea (come l'Apple Store di piazza del Liberty), che porti alla luce parte del volume degli ex-negozi del mezzanino della metropolitana, all'interno di un giardino pensile, anche con piante ad alto fusto.

https://www.youtube.com/watch?v=8H3obxJTD2o&feature=youtu.be

Nel video sono stati utilizzati materiali presenti in internet, vedi qui.

Ipotesi per Milano Loreto partecipa al dibattito sulla trasformazione delle realtà urbane in luoghi piacevoli e sostenibili, dove si scelga di vivere, non più obbligati da quei lavori, che diventati "smart" e "tele" si presterebbero anche ad altre "location".

Nuove aree verdi, piazze, piste ciclabili, impianti di teleriscaldamento, recupero al pubblico e all'arte di aree dismesse, scali ferroviari, ex fabbriche, danno una rinnovata motivazione per concentrare e integrare persone, affari, affetti, cultura, nell'area metropolitana di Milano.

Le città sono potenzialmente più sostenibili delle aree rurali; persino più sane (!), stando ai progetti di continuità territoriale per le api, che nelle campagne “non bio” oggi muoiono intossicate.

https://www.affaritaliani.it/costume/milano-e-non-solo-la-nuova-moda-farsi-l-alveare-in-citta-362704.html

https://www.lifegate.it/osservatorio-milano-sostenibile-2018

La transizione verso progetti radicali di ciclo-pedonalizzazione può attuarsi per gradi, cominciando a separare zone utili al traffico automobilistico, da camminamenti dedicati a pedoni e ciclisti, per spostarsi attraverso l’intero tessuto cittadino senza pericolo né fastidio, per una nuova convivialità all'aperto.

bottom of page